“LAGO DI GARDA, GIOIELLO D’ITALY”
Testo di LUCIANO BERETTA – Musica di JAN LANGOSZ

“Durante i sette giorni che il mondo fu creato
a un angelo pittore l’incarico fu dato di dare ad ogni cosa il suo colore;
ma un giorno un diavoletto per fare un bel dispetto gettò in un grande lago la cassetta dei color…e invece di un dispetto fece un gran capolavor!

(Ritornello):
Vedendo i tuoi colori, esclama chi ti guarda:”Bellissimo sei tu… Lago di Gardaa!”
Gli splendidi tramonti che incendiano lo sguardo ce li hai soltanto tu… Lago di Garda!
Se arriva un forestiero nel tuo splendor si perde e non ti scorda più… Lago di Garda!
I tuoi magici colori fa cantare a tutti i cuori “Avevo un cuore ed ora non l’ho più…Lago di Garda… Lago di Garda…me l’hai rubato tu!”
“Good bye, mia bella Garda” Sospira l’inglesina…
“Au revoir” le dice invece la bella francesina…Addio vacanza splendida e felice!
“Auf Wiedersehen” sussurra la bionda tedeschina e pur l’olandesina che ritorna al suo mulin già pensa di tornare qui in taverna a far “cin-cin!”.

(Finalino):
Se arriva un forestiero, mai più di te si scorda, STRANIERO IN PARADISO è qui sul Garda
e portando nel suo cuore la taverna e il buon umore innamorato canta notte e dì:”Lago di Garda… Lago di Garda… gioiello d’Italy!

LUCIANO BERETTA é stato un “Poeta della canzone italiana” dalla carriera molto popolare –
Ecco alcuni cenni biografici: Luciano Beretta (Milano, 1o gennaio 1928 – Caprino Veronese, 11 gennaio 1994) è stato un poeta, scenografo, paroliere, coreografo, cantante, ballerino, mimo, attore, pittore e scrittore italiano, insomma un artista completo.
Figlio di un autista, Angelo e di una sarta, Maria, trascorre l’infanzia nella casa di Milano in Via Guglielmo Pepe 8, per trasferirsi poi con la famiglia in Via Garigliano 3. Consegue il diploma di ragioniere nel 1948.

Si sente però portato per l’arte e inizia quindi a dedicarsi a varie attività: attore in spettacoli teatrali, scenografo, ballerino e cantante, diventando anche primo ballerino del Teatro della Scala di Milano ed inizia intanto a scrivere canzoni. Profondamente cattolico è infatti lui l’artefice dei testi più misticheggianti di Celentano.
Nel 1966 Beretta scrive il suo più grande successo al di fuori del Clan e raggiunge grande popolarità: si tratta di “Nessuno mi può giudicare”, incisa da Caterina Caselli e da lei presentata al Festival di Sanremo 1966.
Ha trascorso a Garda, di cui era cittadino dal 19/08/1955, la maggior parte della sua vita.
Luciano Beretta innamoratosi e adottato dalla nostra terra, nella canzone “Lago di Garda gioiello d’Italy” descrive con la sua consueta ed unica maestria, i colori ed i paesaggi che ogni anno in autunno il nostro lago indossa.
Questa canzone qualche anno fa é diventato l’inno e simbolo del Garda.
Vivere il nostro lago in autunno é un’esperienza indimenticabile .. non vi sono parole o foto che ne descrivano completamente la sua bellezza …una vera e propria ricarica naturale per il corpo e per lo spirito, una chicca segreta che non può mancare nel diario di bordo di ogni turista che si rispetti.